Siena: L'antica Arte del Tabacco Toscano
Con Siena, abbiamo voluto distillare l'essenza più autentica della Toscana. Al centro, il Tabacco Kentucky, un ingrediente storico e prezioso la cui coltivazione e cultura hanno plasmato per secoli un capitolo significativo dell'identità della regione.
La storia del tabacco in Toscana affonda le sue radici in tempi antichi. Giunto in Europa nel XVI secolo, il tabacco trovò terra fertile nelle valli della Valtiberina e della Valdichiana. Un evento fortuito nel 1815 diede vita a una leggenda: un lotto di tabacco Kentucky, fermentando sotto la pioggia, sprigionò un aroma unico e inconfondibile. Fu così che nacque il celebre sigaro Toscano, consacrando il Kentucky come varietà emblematica della regione.
La coltivazione di questo tabacco prosegue ancora oggi seguendo metodi tradizionali. Le foglie, della specie Nicotiana tabacum L., vengono sottoposte al processo di "fire-curing": un'essiccazione lenta all'interno di caselle, alimentata dal fumo di legni duri (quercia o noce), che conferisce al tabacco il suo caratteristico aroma affumicato. Successivamente, una fermentazione naturale ammorbidisce le note amare, sviluppandone il complesso bouquet aromatico. Da questa materia prima nasce l'ispirazione per Siena.
Le principali varietà di tabacco impiegate in profumeria sono il Burley, il Virginia e, come nel nostro caso, il Kentucky. Attraverso un processo di estrazione con solventi organici (esano o petroletere) dalle foglie essiccate e fermentate, si ottiene una concreta cerosa, che viene poi trattata con etanolo per produrre la preziosa assoluta di tabacco.
Il risultato è un mélange di note calde e mielate che si intrecciano a sfumature di fieno, prugna e sentori terrosi, su un fondo cuoiato, speziato e animale che ne esalta profondità e persistenza.
La complessità dell'assoluta di tabacco è dovuta a una vasta gamma di composti. Tra questi, i megastigmatrienoni, presenti anche nell'Osmanto, sono responsabili del caratteristico odore di tabacco, con sfumature balsamiche di vaniglia, fieno e tè; ma troviamo anche fenoli (Guaiacolo, Fenilacetaldeide) che offrono note speziate, affumicate e floreali, diterpeni (Sclareol e Manool) che conferiscono note resinose e ambrate, Pirazine che aggiungono sentori tostati e gourmand e altri composti volatili come Neofitadiene e Benzaldeide che completano il bouquet con note erbacee, mandorlate e verdi.
Questa straordinaria ricchezza molecolare è il segreto dell'anima misteriosa e seducente del tabacco, che da secoli continua a conquistare il cuore di tutti coloro che osano avvicinare le proprie narici a questa essenza unica.